Il corso delle tecniche mini invasive all’Ospedale di Erba

Nei giorni 29-30 giugno si è svolto presso l’U.O. di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Erba la prima edizione del corso di Chirurgia dell’Ernia Inguinale: T.A.P.P e T.E.P.

Il primario dell’U.O. di Chirurgia Generale e Direttore del corso, Dott. Scalambra, con il suo team di chirurgia erniaria: Dott.ssa Alessandra Casali, docente del corso, e Dott. Lorenzo Latham, responsabile scientifico del corso, hanno accolto specialisti in chirurgia generale provenienti da ospedali di Milano e Torino.

L’iniziativa dell’Ospedale

“Il mondo scientifico chirurgico è in continuo sviluppo ed offre nuove tecnologie e nuovi approcci chirurgici per il trattamento di patologie sia maligne che benigne, – ci dice il dottor Latham – è fondamentale, quindi, mantenere standards elevati di cura ed assistenza dei pazienti, riducendone l’impatto chirurgico”.

Proprio in questo senso bisogna inquadrare il corso di Chirurgia dell’Ernia che si è appena tenuto presso l’Ospedale erbese. È stata, infatti, offerta la possibilità di conoscere e di vedere, con una sessione di live surgery, le nuove tecniche mini-invasive video-laparoscopiche, T.A.P.P e T.E.P., per il trattamento della patologia erniaria inguinale.

“La peculiarità di poter offrire le due diverse tecniche mini-invasive in una stessa unità operativa, ha suscitato grosso interesse negli specialisti che hanno frequentato il corso”.

Corso ospedale sacra famiglia

Le tecniche approfondite durante il corso

Le tecniche in questione sono entrambe mini-invasive ed entrambe nascono per il trattamento delle ernie inguinali, nell’ottica di garantire gli standards richiesti dalle linee guida internazionali, sia per quanto riguarda il tasso di recidiva che per l’incidenza del dolore cronico post ernio-plastica.

“Secondo studi scientifici, infatti, queste tecniche garantiscono una riduzione delle recidive e dell’insorgenza di dolore cronico” spiegano i nostri Professionisti.

Nonostante ciò, vi è una scarsa diffusione ed applicazione. I motivi principali sono due: in primis, la lunga curva d’apprendimento per arrivare a garantire dei buoni risultati; secondo, il costo del materiale utilizzato (reti protesiche e mezzi di fissaggio delle stesse) è alto ed a malapena coperto dal rimborso del DRG del SSN.

Scopriamo insieme in cosa consistono le tecniche T.A.P.P. e T.E.P. Le due tecniche laparoscopiche prevedono un intervento chirurgico di riparazione dell’ernia inguinale agendo sulla regione posteriore della parete addominale.

Si differenziano sostanzialmente per l’approccio al canale inguinale: la tecnica T.A.P.P. (trans-abdominal prepertitoneal) è la classica tecnica video-laparoscopica con ingresso in addome ed accesso successivo alla regione pre-peritoneale dopo aver eseguito una incisione sul peritoneo parietale della regione inguinale. La tecnica TEP (total extraperitoneal), invece, prevede un accesso direttamente al piano preperitoneale senza accedere in addome ma creando un pneumoperitoneo retro-muscolare senza aprire il peritoneo.

Corso ospedale sacra famiglia

Entrambe le tecniche portano allo stesso risultato: eseguire una ernio-plastica inguinale laparoscopica con gli stessi risultati garantiti di una quality of life post-operatoria con un tasso di recidiva molto basso, attorno al 2%. La scelta tra una tecnica piuttosto dell’altra al momento attuale è dettata solo dalla scuola chirurgica in cui si è cresciuti. In letteratura non ci sono dati statisticamente significativi che possano supportare una tecnica piuttosto dell’altra” spiegano i nostri Professionisti.

Ogni chirurgo dovrebbe possedere tutte le tecniche chirurgiche possibili, in modo da poter scegliere per ogni paziente la tecnica ottimale nell’ottica della sartorialità della chirurgia dei difetti di parete che prevede di ritagliare l’approccio chirurgico migliore per ogni paziente.”

Il valore dei corsi di formazione

Questi corsi sono fondamentali per la crescita della stessa comunità scientifica chirurgica, e la diffusione della cultura moderna chirurgica che deve mettere al centro, non solo la salute del paziente fine ultimo e imprescindibile, ma soprattutto la sua qualità di vita post-operatoria e il suo completo reintegro nella società senza limitazioni o deficit legati all’intervento.

L’Ospedale di Erba sposa questa missione, organizza progetti di diffusione della cultura chirurgica ed è al centro di una rete di network inter-regionale per permettere a nuovi chirurghi e a specialisti di poter offrire il maggior numero di tecniche chirurgiche alla popolazione che devono assistere.

L’arrivo a Erba di nuovi chirurghi, con bagagli culturali diversi tra loro, deve essere visto come una ricchezza e deve spingere l’ospedale ad assumere un ruolo cardine nella formazione potendo, offrire come si è visto, un prodotto che è molto sentito dai chirurghi moderni.” afferma il Dottor Scalambra.“Il poter fare formazione non è da vedere solo come un donare ad altri il proprio know-how ma deve essere visto come un percorso di crescita binario. Infatti il poter incontrare colleghi di altre regioni e di altre realtà garantisce anche la crescita della nostra comunità ospedaliera erbese con scambi culturali e scientifici ed allargando la stessa rete di rapporti nazionali, spingendoci ad ottenere standards qualitativi sempre più alti creando in tal senso un ospedale all’avanguardia per il paziente stesso e un posto di lavoro stimolante”.